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Qual è la corretta alimentazione del cane e del gatto?

Quando si decide consapevolmente di diventare proprietari di cane o gatto, una delle prime domande che ci si pone è “Qual è la corretta alimentazione per il mio pet?

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Quando si decide consapevolmente di diventare proprietari di cane o gatto, una delle prime domande che ci si pone è “Qual è la corretta alimentazione per il mio pet?”. 

Per rispondere, dobbiamo prima vedere quali sono i nutrienti di cui hanno bisogno. 

La piramide alimentare di cane e gatto vede alla base l’acqua, seguita dalle proteine e dai grassi; troviamo poi la fibra, i carboidrati ed infine i micronutrienti come minerali e vitamine. 

Anche l’acqua è un nutriente, costituisce fino all’80% del corpo dell’animale ed è necessaria per diverse reazioni implicate nella digestione. I nostri mammiferi domestici soddisfano il fabbisogno idrico principalmente attraverso l’abbeverata, ma anche attraverso l’assunzione di alimenti come la dieta casalinga o le scatolette di umido. Animali che consumano un alimento umido bevono meno acqua rispetto a quelli nutriti con alimento secco, perché l’umido contiene circa il 70-75% di acqua contro l’8-10% del secco. 

Sebbene le due specie presentino alcune differenze, cane e gatto sono carnivori: questo significa che le proteine di origine animale sono per loro i nutrienti fondamentali. 

Il cane è un carnivoro detto “adattato” o “opportunista” poiché lungo il suo percorso evolutivo e di domesticazione ha acquisito le capacità di digestione di una dieta che Hand (2010) descrive più onnivora che strettamente carnivora.

Il gatto, invece, si definisce carnivoro “stretto” e le proteine animali rimangono ancora oggi elementi nutritivi per lui imprescindibili. 

A livello nutrizionale, le proteine vengono classificate in base al loro valore biologico: quelle ad alto valore biologico sono quelle di origine animale contenenti tutti gli amminoacidi essenziali (che non vengono sintetizzati ex novo ma devono essere somministrati con la dieta). 

L’uovo è per definizione la fonte proteica a più alto valore biologico, seguito dalla carne e dal pesce. I legumi, fonti vegetali, presentano un deficit di amminoacidi essenziali e sono considerati, perciò, di basso valore biologico. 

Questi nutrienti vengono utilizzati dai nostri animali carnivori non solo a scopo strutturale ma anche energetico ed inoltre concorrono, insieme ai grassi, all’appetibilità dell’alimento. 

Le fonti proteiche nella dieta di cane e gatto sono carne, pesce, uova, fonti lattiero-casearie, lenticchie, piselli, soia, etc. 

I grassi sono importanti non solo a fini energetici ma anche perché forniscono acidi grassi essenziali, che sono due: l’acido linoleico (gruppo omega 6), che si trova in fonti di origine vegetale come olio di semi di mais o di girasole, e l’acido alfa-linolenico (gruppo omega 3), che si trova in fonti di origine animale come olio di pesce e in misura minore in oli vegetali come olio di soia e di semi di lino. 

Le fonti di lipidi nella dieta possono essere olio di salmone, olio di fegato di merluzzo, olio di girasole, di mais, di lino, di soia, burro, etc. Parte dei grassi sono forniti anche da determinati tagli di carne e da fonti lattiero-casearie. 

La fibra è quella frazione di carboidrati che resiste alla digestione enzimatica: delle ricerche ne dimostrano la necessità per mantenere funzionale il tratto gastroenterico. 

In relazione alle sue caratteristiche, la fibra può essere classificata in solubile ed insolubile. La fibra solubile prende questo nome perché tende a richiamare a sé acqua e genera un maggiore senso di sazietà. Si trova in cicoria, soia, barbabietola, psillio e nella frutta. 

La fibra insolubile invece provoca una maggiore peristalsi e aumento della massa fecale. Si trova in cereali e derivati integrali, crusca e nelle verdure. 

I carboidrati non sono elementi essenziali, ma in alcune fasi della vita del cane si possono però considerare fondamentali: uno studio del 2019, infatti, riporta che durante la gravidanza e la lattazione il cane ha una necessità metabolica di glucosio che deve essere soddisfatta da fonti dirette, quali i carboidrati. La dieta del gatto può esserne sprovvista perché, trattandosi di un carnivoro stretto, trae energia principalmente da proteine e grassi. 

Le fonti glucidiche nella dieta di cane e gatto sono riso, pasta, patate, cereali, mais. 

Gli elementi inorganici costituiscono la maggior parte delle ceneri (analitica che si legge sulle etichette, ciò che rimane dopo la combustione del materiale organico). 

Le vitamine si distinguono in idrosolubili e liposolubili, e non tutte sono essenziali. 

L’alimentazione è la prima medicina ed è alla base della salute dei nostri animali domestici. La corretta alimentazione, così come uno stile di vita sano e una corretta gestione del peso dell’animale, permette di aumentare l’aspettativa di vita del pet: gli studi finora effettuati ci dicono che l’alimentazione casalinga può aumentarne la durata fino a 3 anni, e che animali normopeso vivono fino a 2 anni in più rispetto a soggetti in sovrappeso. 

Nutrirli consapevolmente è un atto di amore, un loro diritto ed un nostro dovere, perché da noi dipende il loro benessere. È importante quindi imparare a leggere le etichette dei mangimi o affidarsi ad un professionista per la scelta della migliore alimentazione nelle diverse fasi di vita. 

Articolo scritto dalla Dott.ssa Costanza de Virgiliis Nutrizionista Tecnico Veterinario

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