Cani e gatti sono positivi per il nostro benessere mentale. La ricerca scientifica ci dice che ci aiutano contro lo stress e aumentano la nostra autostima.
Siamo tanto abituati a vedere gli animali come degli esseri bisognosi di cure, che a volte trascuriamo quanto loro facciano bene a noi: cani e gatti infatti possono davvero migliorare la nostra salute mentale e fisica. Insomma se vi state chiedendo se gli animali possono essere terapeutici la risposta in breve è sì. Ma la questione merita di essere approfondita: in che modo cani, gatti e animali domestici in generale ci fanno stare meglio? Abbiamo le prove?
Parliamo di Pet Therapy?
È stato uno psichiatra infantile a coniare il termine pet therapy: si chiamava Boris Mayer Levinson, e nel 1964 scrisse per primo di pet therapy: infatti aveva scoperto in maniera piuttosto casuale che l’interazione dei suoi piccoli pazienti con gli animali migliorava l’effetto delle terapie.
Nello specifico l'Istituto Superiore di Sanità ci dice in un articolo che per Pet Therapy si intende “l’impiego degli animali da compagnia per curare specifiche malattie.” I benefici di interagire con cani e gatti riguardano le persone affette da disturbi dello spettro autistico o disturbi dell’apprendimento, ma gli animali hanno un effetto benefico anche su stress e depressione, autostima e solitudine.
Insomma che vivere con un animale e vederlo crescere fosse un toccasana per il nostro umore era cosa ben nota. Quello che ogni tanto ci sfugge, però, è che gli animali domestici fanno bene alla nostra salute in modo concreto, a partire proprio dal nostro benessere psicologico.
Ma quale impatto hanno cani e gatti sulla nostra salute mentale?
Gli effetti degli animali domestici sul benessere mentale sono molti anche quando non si parla di patologie o disturbi.
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Alleviano la sensazione di solitudine Secondo alcuni studi prendersi cura di un animale può davvero ridurre il senso di solitudine, questo per via delle interazioni positive con il nostro amico a quattro zampe e del contatto sociale che si innesca quando è necessario portarlo a fare una passeggiata.
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Sono preziosi per regolare le emozioni Come sappiamo, le persone che vivono un disagio mentale si trovano spesso a contenere i propri sintomi. Nel 2016 BMC Psychiatry pubblica uno studio in cui si dimostra che la presenza di animali può alleviare il peso di alcune emozioni e pensieri intrusivi, soprattutto quando manca un adeguato supporto clinico o familiare. I pazienti si distraggono da pensieri dannosi, che ritornano, e si concentrano sul momento presente. Insomma gli animali ci aiutano a regolare le emozioni: in questo articolo su La Stampa scopriamo che secondo una ricerca ben il 76% degli intervistati afferma che gli animali domestici sono stati di conforto nell’affrontare momenti di tristezza.
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Hanno un impatto su ansia, depressione e stress: toccare, accarezzare, abbracciare o giocare con il nostro cane o il nostro gatto può ridurre nel nostro sangue le quantità di cortisolo, l’ormone dello stress, e favorire il rilascio di ossitocina, serotonina e dopamina, responsabili di emozioni positive
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Autostima: prendersi cura di un animale influisce anche sulla nostra autostima. Con un animale in casa la fiducia in sé stessi, l’empatia e l’autonomia aumentano. Così come aumenta l’organizzazione domestica e si migliorano i legami famigliari.
Insomma trascorrere del tempo con i nostri animali domestici migliora la qualità della vita e favorisce in noi un senso di appartenenza, utilità e socialità.
Anziani e bambini: come gli animali domestici possono essere terapeutici
Nascere, crescere, invecchiare: la nostra vita attraversa fasi diverse, in cui le necessità cambiano, cambiano le interazioni sociali, e anche le condizioni della nostra salute mentale possono variare.
Secondo uno studio presentato all’American Academy of Neurology, per esempio, la presenza di animali rallenta il decadimento delle capacità cognitive e mitiga il senso di solitudine tipico degli anziani.
Pensate a una persona anziana che invece di chiudersi in casa esce a passeggio con il proprio cane: incontrerà persone, si fermerà a parlare, anche con chi non conosce. Avere un animale domestico in qualche modo ti porta a interagire in maniera diversa con la comunità.
Anche durante l’infanzia e in adolescenza, dividere la vita con cani, gatti e altri animali domestici ha un ruolo cruciale in termini di sviluppo, benessere fisico e psicologico. Uno studio pubblicato sull’American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, infatti, ha confermato che interagire con loro permette a bambini e adolescenti di accrescere la propria autostima e di comprendere meglio le relazioni con gli altri. Inoltre rafforza componenti emotive come amore, fiducia, lealtà e affetto.
Cani e gatti al lavoro: il “pets at work” ci rende più sereni e produttivi
Pur non esistendo ancora in Italia una normativa che regoli la presenza di animali negli ambienti di lavoro, è assodato che avere i propri animali domestici con sé riduca il tasso di assenteismo, favorisca la produttività e rafforzi la coesione in azienda.
Purina, Nintendo, Amazon, Google Italia e Gruppo Unicredit: sono diverse le aziende che hanno permesso ai dipendenti di portare gli animali a lavoro. Cosa è successo? Hanno rilevato una riduzione dello stress nelle persone e un impatto assolutamente positivo sulla loro creatività e la loro soddisfazione.
Gli animali, dunque, hanno grossi benefici su di noi e sul nostro lavoro. E questo potrebbe essere un ulteriore motivo per entrare nel loro bel mondo.
Quindi sì, gli animali sono terapeutici, ci fanno bene, ci tengono attivi e organizzati, ci aiutano a crescere meglio, a rapportarci meglio con gli altri: cani e gatti influiscono positivamente sulla nostra salute mentale. E così che noi ci occupiamo di loro, e loro ci ripagano rendendoci felici.