Consigli sull'adozione

Cosa aspettarsi dopo aver adottato un cane?

Avete scelto il cane che volete portare a casa, la vostra compatibilità è perfetta e non vedete l’ora di incominciare la vostra vita insieme… ma da dove incominciare?

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Avete scelto il cane che volete portare a casa, la vostra compatibilità è perfetta e non vedete l’ora di incominciare la vostra vita insieme… ma da dove incominciare?

Non aspettatevi “gratitudine”.

Il cane non vi deve nulla, non sa che l’avete “salvato” e comunque non conosce né concepisce il concetto di gratitudine, che è puramente umano. Inoltre, tra tanti fattori che influenzano la nostra scelta quando decidiamo di adottare, non deve mai rientrare la “pena”. Non si adotta un cane perché ci fa pena, ma perché vogliamo e possiamo offrirgli una vita piena ed appagante e sappiamo che la nostra lo sarà altrettanto con lui/lei al nostro fianco. Di un cane non dovrebbe mai colpirci la storia del passato strappalacrime ma le sue qualità e le sue caratteristiche e in base a quello potremo immaginare il nostro luminoso futuro insieme. 

Un cane appena adottato può reagire a questo grande cambiamento in diversi modi a seconda del suo temperamento, ma anche delle esperienze che ha vissuto; perciò, nel suo primo periodo a casa può esprimere delle difficoltà facendo molti di quelli che noi chiamiamo “dispetti” (che invece non sono altro che manifestazioni di un disagio e un tentativo di comunicarcelo) oppure comportarsi come un angioletto, perché troppo inibito per esprimere verso l’esterno i suoi sentimenti contrastanti. Questo significa che nel primo periodo insieme dovremo avere molta pazienza, aspettarci anche il peggio e dare tempo al cane. I comportamenti che vedremo i primi giorni o le prime settimane (o spesso anche i primi mesi) non saranno quelli che andranno a definire per sempre il nostro cane. Di certo cercare l’aiuto di un professionista cinofilo come educatore, addestratore o istruttore, potrà mettere sia noi che il nostro cane fin da subito sulla buona strada per costruire un rapporto solido con basi sicure.

Proviamo a metterci nei panni del nostro cane appena adottato: 

Dopo un passato di cui non siamo a conoscenza (maltrattamenti/abbandoni/deprivazioni/perdita della famiglia) giungono in un posto sconosciuto, privi di figure di riferimento, senza sapere cosa gli riserva il futuro e dovendo affrontare tante novità - la loro routine è completamente da ricostruire.
Il tempo che serve ad un cane per sentirsi davvero a casa, tra tanti alti e bassi, è circa un anno. Vi darà l’impressione di essersi ambientato molto prima, ma dopo un anno continuerete a vedere miglioramenti (se strutturerete la vostra relazione nel modo corretto) e così saprete che potrete ancora crescere insieme.

Quando il cane arriva a casa la prima cosa importante da fare è ricreargli una routine su cui fare affidamento, per dargli stabilità e sicurezza: orario dei pasti e delle uscite sempre più o meno uguali, passeggiate sempre negli stessi posti, regole coerenti fin dall’inizio, vedere sempre le stesse persone in casa. Evitiamo di invitare a pranzo tutta la famiglia per fargli conoscere il nuovo arrivato (piuttosto meglio incontrare parenti o amici uno per volta durante diverse passeggiate, anche per mantenere la casa come tana sicura e tranquilla) e non facciamogli fare mille nuove esperienze per cercare di abituarlo a tutto, rischieremmo solo di sensibilizzarlo agli stimoli rendendolo ansioso e reattivo. Per abituarsi al centro città, al bar, al negozio, al bus ci sarà tuto il tempo del mondo… iniziamo solo a conoscere la casa, il quartiere e l’auto. 

Quali sono i bisogni del cane?

La verità è che ad un cane non basta essere “amato” per essere felice. O meglio, forse dovremmo chiederci… cosa significa per un cane “essere amato”? Significa molto di più che avere un tetto sopra la testa, essere viziato con leccornie di ogni tipo e poter dormire su un lussuoso divano. Significa vedere soddisfatti i propri bisogni etologici (di specie):

  1. Bisogni fisiologici: essere sfamati, curati, puliti.
  2. Bisogni di sicurezza: avere un posto sicuro dove vivere e riposare, sentirsi al sicuro e non in pericolo.
  3. Bisogni sociali: poter vivere in un gruppo sociale e non in isolamento, avere relazioni sociali con i propri simili o con altri animali (se il cane lo desidera).
  4. Bisogni di stima: avere un ruolo e uno scopo all’interno della famiglia, poter esprimere le proprie motivazioni di razza, giocare e collaborare.
  5. Bisogni di autorealizzazione: Acquisire competenze, autocontrollo, autostima, adattabilità alle situazioni.

Cosa succede se i bisogni del cane non vengono soddisfatti?

Il cane prova una grande frustrazione che alla lunga può diventare la causa di seri problemi comportamentali come ansia da separazione, comportamenti stereotipati, comportamenti disruttivi o autolesionisti o comportamenti aggressivi.

La soddisfazione di questi bisogni è fondamentale e imprescindibile per avere un cane felice e vi dà un’idea di quale grande impegno sia averne uno, non solo in termini economici ma anche di tempo e di responsabilità emotiva… tenetene sempre conto prima di adottare!

Articolo scritto da Federica Rossi – educatrice ed addestratrice cinofila ENCI e volontaria di canile.

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