Quando parliamo di piometra nel cane ci riferiamo all’accumulo di materiale purulento all’interno dell’utero, difatti, letteralmente il termine piometra significa “utero pieno di pus”.
È una malattia che colpisce le cagne adulte intere, di qualsiasi razza e a qualunque età anche se diventa più frequente a partire dai 5-6 anni in poi, meno frequente nella gatta.
Questa patologia consiste in un’infezione batterica suppurativa dell’utero con accumulo di materiale purulento. In seguito a questa infezione si instaurano una serie di manifestazioni patologiche locali e sistemiche che non devono essere sottovalutate poiché possono condurre a morte.
La sintomatologia è variabile e dipende soprattutto dal fatto che la cervice può essere:
- aperta
- oppure chiusa.
Nel primo caso il sintomo più evidente è lo scolo vulvare che può essere muco-purulento o emorragico, letargia, depressione, inappetenza o anorressia, vomito, diarrea, poliuria (aumento della escrezione di urina) e polidpsia (aumento della sete).
Le cagne con piometra a cervice chiusa presentano una sintomatologia più grave ad insorgenza più rapida dovuta al fatto che il pus contenuto nell’utero, non potendo uscire all’esterno, si accumula. In questo caso le tossine rilasciate dai batteri vanno in circolo e i sintomi peggiorano dando progressivamente disidratazione, shock, insufficienza multiorgano ed infine morte. In qualche caso l’utero può aumentare di volume e determinare dilatazione dell’addome oppure può rompersi dando peritonite e morte in poco tempo.
È una patologia che insorge da 2 a 7 settimane dopo la fine dell’estro e dipende dal ciclo ormonale.
Il progesterone, un ormone la cui concentrazione aumenta a partire dalla fase estrale del ciclo, svolge un ruolo fondamentale in questa patologia.
Questo ormone, infatti, determina una serie di modificazioni a carico della parete e della mucosa uterina il che, unito alla presenza di batteri opportunistici ascendenti (come ad esempio E. Coli, Streptococcus spp., Staphylococcus spp., Pseudomonas, Proteus, Enterococcus, ecc.), rappresenta una condizione ideale per la crescita batterica e l’instaurarsi dell’infezione. La contaminazione batterica si instaura durante l’estro, quando la cervice è aperta ed il batterio maggiormente responsabile risulta essere l’E.Coli, che è un componente della normale flora vaginale.
Trattamenti ormonali come farmaci per bloccare il calore, farmaci abortigeni o anche la gravidanza isterica possono essere fattori predisponenti per questa patologia.
Quali sono i sintomi della piometra?
Tutti i proprietari di cagne intere devono sempre fare molta attenzione se compaiono alcuni dei sintomi sopra citati o comunque sintomi di malessere generale quali:
- scolo vulvare ematico
- letargia
- disappetenza
- vomito
- poliuria (aumento della produzione di urina)
- polidpsia (aumento dell’assunzione di acqua)
- addome disteso e dolente
- febbre
Nel caso di riscontro di uno di questi sintomi è consigliabile recarsi immediatamente portare dal veterinario di fiducia per una visita di controllo.
Come si effettua la diagnosi?
Il veterinario, dopo un’attenta visita clinica, effettuerà un emocromo ed una ecografia che gli permetteranno di emettere una diagnosi certa.
In corso di piometra abbiamo, infatti, un aumento dei globuli bianchi e una diminuzione dei globuli rossi e, tramite ecografia, potremo osservare alterazioni a carico dell’utero quali aumento del volume dell’organo, aumento dello spessore delle pareti e la presenza di materiale al suo interno.
La terapia risolutiva in caso di piometra è di solito l’intervento chirurgico.
Esiste anche la possibilità di un trattamento medico che prevede una combinazione di molecole farmacologiche tra cui ormoni per facilitare l’apertura della cervice (nel caso di piometra chiusa) e lo svuotamento dell’utero ed anche antibiotici unitamente ad un monitoraggio clinico ed ecografico durante la terapia.
Questo tipo di trattamento viene preso in considerazione nel caso in cui ci troviamo di fronte ad una cagna giovane di alto valore genetico ed allevatoriale oppure di fronte ad un soggetto anziano con grave risentimento sistemico e/o altre patologie (come ad esempio cardiopatie) che renderebbero rischiosa l’induzione dell’anestesia. Il trattamento medico, però, in molti casi è propedeutico alla chirurgia, permettendo di stabilizzare il paziente.
La chirurgia consiste nell’asportazione di utero ed ovaie (come un normale intervento di sterilizzazione). La prognosi dipende soprattutto dalle condizioni ed alterazioni sistemiche con le quali la paziente si presenta al momento della chirurgia. Queste compromettono la capacità di recupero della paziente e che richiede una terapia post operatoria aggressiva ed una ospedalizzazione della paziente. La prognosi è generalmente più favorevole nel caso della piometra aperta.
Cosa fare per evitare la piometra nel cane?
Non esistono vere e proprie tecniche preventive per la piometra: compare più frequentemente nelle femmine di età superiore ai 5 anni, per cui in questi casi, si consiglia spesso la sterilizzazione.